martedì 16 aprile 2013

L'alimentazione del coniglio nano



Verdure

  • asparagi
  • barbabietole
  • bietole
  • borragine
  • broccoli
  • carciofi senza spine ovviamente!!
  • carote anche le foglie verdi
  • catalogna
  • cavoletti di Bruxelles
  • cavolfiore
  • cavolo nero
  • cavolo rapa, foglie
  • cicoria
  • coste
  • cavolo verde e nero
  • crescione
  • fagiolini verdi o cornetti
  • finocchio
  • indivia, belga
  • lattuga romana
  • peperoni dolci tutti i colori
  • pomodori
  • prezzemolo sia riccio che normale
  • radicchio/trevigiana/chioggia (radicchio)
  • rape
  • ravanelli (anche le foglie)
  • rucola
  • scorzonera
  • sedano e sedano rapa
  • spinaci
  • topinanbur
  • zucca
  • zucchine
Da evitare: 
melanzane; patate germogliate e tutte le parti verdi della pianta; piccioli e fogliame dei pomodori e dei peperoni; fagioli e legumi in genere; aglio cipolla e bulbi in generale; rabarbaro; peperoncino piccante; funghi.


Erbe aromatiche

  • aneto
  • anice - Pimpinella anisum
  • basilico
  • cerfoglio
  • coriandolo
  • dragoncello
  • erba cipollina
  • finocchietto
  • maggiorana
  • melissa
  • menta
  • mirto
  • origano
  • rosmarino
  • salvia
  • santoreggia
  • timo
 
Erbe selvatiche
  • achillea - Achillea millefolium
  • altea - Althaea officinalis
  • borsa del pastore - Capsella bursa pastoris
  • camomilla romana - Chamaemelum nobile, sin. Anthemis nobilis
  • malva - Malva sylvestris
  • margheritina - Bellis perennis
  • nasturzio - Tropaeolum majus(fiori e foglie, non i semi)
  • nepetella - Calamintha officinalis -
  • ortica - Urtica dioica
  • portulaca - Portulaca oleracea
  • rosa canina
  • tarassaco o dente di leone - Leontodon taraxacum
  • trifoglio - Trifolium pratense
  • viola - Viola tricolor

Alberi e arbusti commestibili

  • acacia e gaggia
  • acero (tutte le varietà, anche quello ornamentale o giapponese)
  • carpino
  • castagno europeo (*non* l'ippocastano)
  • corbezzolo
  • faggio
  • fico (attenzione però perchè il lattice che contiene può essere irritante)
  • frassino
  • gelso
  • lillà (anche i fiori)
  • melo (far seccare i rami)
  • melograno
  • nocciolo
  • olivo e olivastro
  • olmo
  • ontano
  • pero
  • salice (tutte le varietà)
  • sorbo
  • tiglio (anche i fiori)
  • vite (*non* quella americana o canadese che sono tossiche: Parthenocissus quinquefolia/tricuspidata, Ampelopsis quinquefolia; la vite Clinton, quella da uva fragola, va bene)
Da evitare: 
il legno di tutte le drupaceecioè albicocco, pesco, ciliegio, susino ecc. (perchè se non vengono seccati per almeno sei mesi possono contenere glucosidi cianogenici che causano intossicazione, anche se la maggior parte di questi composti sono contenuti nei semi); le conifere come pino, abete, ginepro ecc; il legno degli agrumicome arancio, limone, cedro, mandarino ecc. (contengono limonene). Molte altre piante, soprattutto ornamentali, molto comuni nelle case e nei giardini sono tossiche o velenose.

 

Frutta

  • albicocche
  • ananas
  • anguria
  • arance - un uso eccessivo può causare piccole lesioni alla bocca
  • banane può causare costipazione, usare con moderazione
  • ciliegie senza il nocciolo
  • fragole
  • kiwi
  • lamponi
  • mango
  • mele
  • melone
  • papaya
  • passion fruit
  • pere
  • pesche
  • pompelmo - un uso eccessivo può causare piccole lesioni alla bocca
  • prugne
  • ribes
  • uva
  • uva spina
La frutta deve essere sempre considerata un "di piu'" da dare saltuariamente e in porzioni molto piccole, da evitare in conigli in sovrappeso. Essendo zuccherina puo' causare fermentazione e diarrea, soprattutto in caso di frutti molto acquosi come l'anguria o il melone. Togliere sempre i semi della frutta (soprattutto dalla mela e da pesche, ciliege, albicocche, susine) perchè possono contenere sostanze tossiche. Da evitare: cocco e avocado, che sono frutti troppo grassi.

mercoledì 10 aprile 2013

I conigli nani





Il coniglio (Oryctolagus cuniculus) appartiene alla Famiglia dei Leporidi, dell’Ordine dei Lagomorfi. In natura sono animali gregari, vivono cioè in gruppi, in sistemi di gallerie sotterranee da loro scavate.
I conigli nani, sono animali di dimensioni medio piccole, lunghi circa 25 cm per un peso di 1,5 kili, la loro vita media è intorno ai cinque anni ma possono vivere anche 9-10.
Il movimento avviene attraverso una serie di salti consentiti dalla particolare conformazione delle zampe posteriori, molto lunghe.
Sono dotati di una vista eccellente, il campo visivo permette di vedere in tutte le direzioni senza bisogno di muovere la testa, questo perché essendo in natura una preda i suoi occhi sono posti lateralmente.
Le orecchie sono intensamente vascolarizzate e svolgono un ruolo molto importante nella termoregolazione, sono estremamente delicate e sensibili, è per questo indispensabile, al contrario di ciò che si crede abitualmente, non usarle per prendere il coniglio. Il modo migliore è sollevarlo con la collottola sostenendolo nella parte inferiore con una mano.
Il coniglio produce due tipi di feci, le feci dure, di forma sferica, fibrose e asciutte, costituite da materiale non digerito, che sono eliminate durante tutto l’arco della giornata, e le feci molli, che vengono nuovamente ingerite, e sono emesse soprattutto durante le prime ore della giornata.

Le specie di conigli nani 


Cincillà piccolo: il corpo, cilindrico e muscoloso, è grigio con riflessi blu e sfumature nere. Il ventre e il sottocoda sono bianchi, mentre le unghie sono di colore nerastro. Può arrivare a pesare fino a 2,5 kg. Si tratta di una razzacreata in Francia ai primi del Novecento.



Nano colorato: comprende tutti i colori del coniglio nano, dal nero al bianco, dal grigio al marrone e tutte le varie sfumature, compreso il pezzato. Il peso ideale non dovrebbe superare il 1,2 kg.


Olandese nano: è molto simile al nano colorato, può essere, infatti, di qualsiasi colore, ma si contraddistingue per il particolare disegno della testa che consiste in una fronte bianca, orecchie e macchie circolari sulle guance. Mentre il corpo è sempre bianco, e il colore a contrasto fascia il tronco dell’animale, ma le zampe sono sempre bianche.


Testa di leone: deve il suo nome ai lunghi peli sulla testa a partire dal collo, che lo fa sembrare la criniera di un leone, appunto. Può raggiungere anche il peso di 1,8 kg.


Ariete nano: sono subito riconoscibili per la conformazione particolare delle orecchie, lunghe e portate verso il basso. A differenza di quello grande, ha la testa meno sporgente e più bombata. Il suo peso ideale si aggira intorno a 1,5 kg.


Hot Hot: sembrano dei semplici conigli nani colorati, ma il fattore che li distingue è una specie di macchia nera circolare intorno agli occhi. Il peso si aggira intorno a 1,3 kg.

 


Angora: le razze Angora sono caratterizzate da un mantello molto lungo, di aspetto lanoso; la crescita del pelo in queste razze dura tre mesi, anziché uno come nei conigli normali, per cui raggiunge una lunghezza maggiore (fino a 8 cm).
La lana che costituisce la pelliccia è ben distribuita su tutto il corpo. Prevale la lanuggine abbondante e morbida dalla quale emergono peli meno ondulati che terminano con una fine punta di giarra.
Ciuffi di pelo caratteristici sono presenti sulla fronte, sulla punta delle orecchie, sulle guance ed alla estremità degli arti. Le forme del corpo regolari ed equilibrate sono nascoste dalla tipica pelliccia.
E' la tipica razza allevata per la lana. Il colore più diffuso ed anche più apprezzato dalla industria manifatturiera è il bianco, ma sono ammessi tutti i colori.
Come animali da compagnia, i conigli Angora richiedono molto impegno perché devono essere spazzolati tutti i giorni, altrimenti il pelo si annoda in modo inestricabile.






Comportamento

Come qualsiasi altro animale, il coniglio ha un suo particolare linguaggio e modo di comunicare, che possiamo cercare di comprendere osservandolo:

Coniglio su due zampe che osserva: atteggiamento che mette in evidenza una sua peculiare caratteristica, la curiosità, oppure che strofina il mento su vari oggetti e cose che si trovano nell’ambiente che lo circonda. Questo comportamento è tipico dei maschi, e rappresenta, insieme all’urina uno dei metodi per marcare il territorio.

Coniglio spaventato: si acquatta il più possibile sul pavimento e se lo sentite battere con le zampe posteriori sul pavimento trasmette un segnale d’allarme che anticipa la fuga.

Coniglio che soffia: annuncia un attacco ed è necessario prestare d’attenzione.

Coniglio che si sente a suo agio, sicuro e tranquillo: gioca da solo, saltando e rotolando, oppure in posizione d’assoluto riposo sdraiato con le zampe distese.

Al contrario di quanto spesso si possa pensare, il coniglio può avere delle grandi dimostrazioni d’affetto verso le persone, sia dando attenzioni, ad esempio con delle leccatine, sia richiedendole, spesso con dei colpetti dati col muso.

L’Alimentazione

Il coniglio è un erbivoro, per cui gli alimenti più adatti e più apprezzati sono l’erba fresca, la verdura e un fieno di buona qualità.
Questi cibi riescono a soddisfare tutti i bisogni del coniglio, contengono sali minerali e calcio, sono ricchi di fibra e permettono un corretto funzionamento dell’intestino, prevengono l’obesità (perché sono poveri di grasso) ed eventuali fermentazioni (basso contenuto di carboidrati) e permettono un consumo adeguato dei denti.
Si possono usare erbe e altre piante di campo, raccolte o brucate direttamente dal coniglio, (purché non trattate con sostanze che potrebbero risultare tossiche), o qualunque tipo di verdura utilizzata anche per la nostra alimentazione. Alcuni esempi sono:
erica, centaurea, cicoria, lattuga, spinaci, trifoglio, radicchio, sedano, zucchini, basilico, cavolo.
È bene evitare, in particolar modo per i conigli che non sono abituati, la somministrazione di questi alimenti freddi e bagnati, che possono essere causa di fermentazioni interne.
Essenziale è la presenza costante di fieno, che deve essere somministrato a volontà, deve essere fresco e pulito, di buona qualità, non ammuffito e polveroso.

La fruttadeve essere data in quantità moderataperché essendo ricca di zuccheri può favorire l’obesità. Un altro alimento che può essere usato è il pellet, che deve essere comprato in piccole quantità e conservato in un luogo fresco ed asciutto. Deve essere fatto solo con erba, fieno e vegetali, e non deve essere usato in quantità eccessive (circa una tazzina al giorno).

Gli alimenti che non devono essere dati al coniglio sono quelli ricchi di carboidrati, come pane, biscotti, grissini, fette biscottate, patate, dolci di qualsiasi genere e soprattutto la cioccolata.



La salute

I segni che indicano lo stato di salute del coniglio sono: occhi e parte posteriore puliti e pelo lucido.

Le malattie cui il coniglio è più soggetto sono:

Coccidiosi; causata dai coccidi, parassiti protozoi, i sintomi sono, rigonfiamento dell’addome, scarso accrescimento, diarrea (questa è la fase terminale nel cucciolo, quindi bisogna intervenire prontamente, è da precisare comunque che la diarrea può anche essere causata semplicemente da sbalzi di temperatura o da alimentazione scorretta). E’ spesso dovuta a cattive condizioni igienico-sanitarie.

Mixomatosi; malattia virale molto pericolosa portata dalle punture delle zanzare, i sintomi sono: arrossamento delle mucose, formazione di noduli sulle orecchie, sulla testa e sui genitali, inappetenza, congiuntivite e lacrimazione. Si deve provvedere alla vaccinazione dopo i 2-3 mesi di vita.

Malattia emorragica virale: malattia molto pericolosa, colpisce soprattutto i conigli che hanno più di 35-40 giorni, il coniglio mostra, circa 12 ore prima della morte, inappetenza e abbattimento, e spesso presenta sintomi nervosi come strilli e forti contrazioni. Talvolta si può verificare la fuoriuscita di sangue dal naso. Si deve provvedere a vaccinazione dopo i 50 giorni di vita e fare richiami.

Queste sono solo alcune delle malattie che possono colpire il coniglio, oltre alle cure mediche è comunque molto importante lavorare sulla prevenzione, assicurando per prima cosa delle condizioni igienico – sanitarie adeguate.

Dove tenerli ?

Il coniglio è possibile tenerlo in casa, in apposite gabbie acquistabili nei negozi per animali, in cui si può predisporre il posizionamento di abbeveratoio, mangiatoia e porta fieno. In questo caso è opportuno osservare alcune regole, ad esempio:

  • Non posizionare la gabbia in luoghi dove il coniglio può essere facilmente investito da correnti d’aria o dove sono frequenti sbalzi di temperatura.
  • Non posizionare la gabbia in bagno e cucina, dove c’è di solito una elevata umidità.
  • Non posizionare mai la gabbia in pieno sole nei mesi estivi (il colpo di sole può portare anche a morte il coniglio).
  • Non posizionare la gabbia in luoghi dove ci sono forti rumori come in prossimità di televisione, stereo, telefono, che possono far impaurire il coniglio in virtù della propria sensibilità.
  • Non coprire la gabbia, così facendo si impedisce l'evacuazione dei vapori di ammoniaca.

Le dimensioni minime consigliate sono di almeno 3400 cm2 x 40 cm di altezza, che corrisponde, per esempio, ad un 60 x 60 cm. Più grande è meglio è, questo in ogni caso.

Nella gabbia come lettiera può essere utilizzata della paglia o trucioli o altro materiale specifico per coniglietti e roditori anche questo venduto nei negozi. È importante non usare lettiera per gatti che se ingerita può risultare anche tossica.

I conigli possono vivere anche tutto l’anno all’aperto, basta procurare loro un appropriato riparo.

Esempi di gabbie
Gabbia da interno, 1,20 x 60 cm x 50 cm altezza
Gabbia da interno, 1,16 x 74 cm x 110 cm altezza




Gabbia da balcone, 1,16 x 63 cm x 104 cm altezza
Gabbia da giardino, 1,31 x 1,16 cm x 96 cm altezza




Recinto per giardino, 1,50 m diametro x 60 cm altezza

Accoppiamento e parto

Le femmine maturano sessualmente verso i 5 mesi, leggermente prima dei maschi che lo sono solo a partire dai 6. Per quanto riguarda le femmine è comunque importante non farle accoppiare prima di aver raggiunto circa il 70-80% del peso corporeo da adulta, perché non essendo ancora completamente sviluppate la gravidanza potrebbe debilitarle.
L’accoppiamento avviene solo se la femmina è in calore.
La diagnosi di gravidanza può avvenire dopo 14 giorni, i feti hanno ormai le dimensioni di una ciliegia e sono individuabili con la palpazione.
La gravidanza ha una durata media di 31 giorni, e lo svezzamento dei piccoli dura circa 30 giorni.
Circa 2-3 giorni prima del termine della gravidanza, è necessario porre alla coniglietta il nido (solitamente con paglia) che dovrà preparare.
Poco prima del parto la coniglia provvederà a costruire il proprio nido togliendosi anche il pelo della parte ventrale in modo da renderlo più caldo e accogliente.
Il nido deve essere studiato in modo da non essere investito da correnti d’aria, è possibile predisporre un doppio fondo in cui è possibile stendere 2-3 cm di paglia o trucioli. Importante è anche disporlo in modo che non sia esposto alla luce diretta.
È bene allontanare il maschio dalla femmina nel delicato momento del parto.
Se prima dell’accoppiamento, il maschio e la femmina sono tenuti separati, è buona norma portare la femmina dal maschio e non viceversa.
Per il controllo delle nidiate, è necessario fare molta attenzione a non lasciare sui coniglietti odori estranei, il che è molto facile toccandoli con le mani. Nel caso in cui fosse necessario manipolare il nido, e quindi si presenti il rischio di toccare i coniglietti, è utile sfregare prima le mani sulle mammelle della madre. La coniglia, infatti, sentendo sui cuccioli un odore diverso dal suo potrebbe non riconoscerli e quindi abbandonarli.
I coniglietti possono essere tranquillamente toccati dal momento in cui escono dal nido e assumono gli altri odori della gabbia.
Il nido deve essere periodicamente rinnovato in modo da asportare il materiale sporco e umido che potrebbe fermentare, lasciando però il pelo materno.
Verso i 20-22 giorni, quando i coniglietti saranno già usciti dal nido, questo può essere eliminato dalla gabbia e quindi lavato e disinfettato.
Se si intende far accoppiare nuovamente la coniglia, è bene non farlo prima dello svezzamento, nel caso di una primipara, o di dieci giorni dal parto, negli altri casi.