mercoledì 13 febbraio 2013

Lo stress geopatogeno



Stress geopatogeno: geo- terra, patologia - parte della medicina che studia le cause e l'evoluzione delle malattie (Zingarelli).

Mi sembra corretto usare questo termine per indicare tutti i sintomi e/o le malattie che hanno origine con fenomeni di tipo elettromagnetico che alterano il campo naturale della terra.

Il Dott. Schumann nel 1952 dimostrò che la frequenza delle onde terrestri (7,83 hz) corrisponde alla frequenza delle onde cerebrali in stato rilassato (stadio Alfa) e che senza questa biologica sintonia con la terra, gli organismi viventi non possono vivere a lungo. Egli riscontrò che dette onde aiutano la regolazione dei bioritmi del sonno, la secrezione ormonale, i cicli mestruali femminili, ecc.
In seguito alla formulazione di questa teoria, la NASA installò simulatori di onde Schumann nelle navicelle spaziali per non privare gli astronauti di queste onde (viste le conseguenze di salute degli astronauti al ritorno dai primi voli…).

Numerosi disturbi fisici molto frequenti ai  giorni nostri, quali: disturbi del sonno, ipertensione, irritabilità, mal di testa, sonnolenza,  stanchezza cronica, nausea,disturbi visivi e/o uditivi,  dolori al torace,malessere generale, pallore, inappetenza,depressione, ansietà, se avvertiti in un organismo giudicato "sano" dalle indagini mediche consuete, possono dipendere dalle radiazioni elettromagnetiche "naturali" che sono in relazione con la terra.

Gli effetti accertati della permanenza anche di pochi minuti su una zona geopatogena, vanno dalla variazione dei livelli di serotonina, dello zinco e del calcio, alla alterazione delle funzioni biologiche. Infatti la ghiandola pineale, che è la principale struttura del cervello che governa il nostro sistema immunitario, è direttamente sensibile ai campi naturali terrestri.

Lo stress geopatogeno detto anche tellurico, si accumula notte dopo notte per anni, fino a che l'organismo, sollecitato anche da altri fattori di stress, può cedere ed ammalarsi, proprio perché uno stress prolungato tende a sopprimere il sistema immunitario.

Una ricerca svolta su 3000 case in 14 nazioni da parte di Kathe Bachler, conferma la correlazione fra queste problematiche e le difficoltà di apprendimento nei bambini che dormono su queste linee energetiche negative della terra.

Inoltre bisogna sapere che queste onde (Hartmann, Curry, faglie, falde, ecc.) diventano nociveper l'uomo soprattutto se sono assorbite in modo continuo, specialmentedurante la notte, quando l'organismo diminuisce del 70% i propri sistemi di difesa dalle aggressioni esterne e che queste vibrazioni aumentano di intensità (proprio dalle 24 alle tre di notte).

La presenza di "stress geopatogeno" è segnalata nell'ambiente per esempio, da inspiegabili crepe e/o umidità sui muri di un edificio, dalla rottura improvvisa e frequente di lampadine, dall'atmosfera cupa e deprimente di una casa, dai luoghi scelti abitudinariamente da alcuni animali (gatti, formiche, api…) vedi immagine sotto. 




1) alberi fulminati
2) formicai
3) siepe malata e muro con crepe
4) deformazione della griglia al pozzo
5) escrescenze sugli alberi
6) zona propizia agli incidenti, malgrado il rettilineo



INFLUSSI SULLE PIANTE:
- disturbi della crescita,
- malattie da cancro,
- perdita precoce delle foglie,
- infecondità,
- attachi di parassiti vari,
- deviazioni del fusto,
- fusto attorcigliato
Sono sensibili alle zone perturbate:
begonie, azalee, primule, garofani, rose,
e le altre piante coltivate.
Crescono bene: funghi, felci, ortiche, digitale.
INFLUSSI SUGLI ANIMALI:
la maggior parte degli animali evita le zone geopatogene perchè fuggono dalle radiazioni:
cani, pecore, galline, rondini, cicogne, pesci.
I nidi a quanto sembra, non vengono mai costruiti sopra a tali zone.
Preferiscono le zone geopatogene:
gatti, formiche, termiti, gufi, serpenti, api (aumento della produzione di miele.
OSSERVAZIONI SU ANIMALI:
I passi della selvaggina, percorrono le strisce perturbate (migliore percezione del pericolo e delle perturbazioni atmosferiche).
Negli animali costretti a rimanere nello stesso luogo perturbato per lungo tempo si sono osservati i seguenti distrurbi:
infecondità, paralisi, aborti, epidemie, grande consumo di mangime, ma scarso rendimento produttivo (uova, latte), incremento di peso, mortalità giovanile, età media in diminuzione.


La radiestesia riesce a rilevare con estrema precisione le linee "negative" di tali reti telluriche, nonché la presenza di vene d'acqua o di faglie sotterranee ed è molto attendibile; si pensi che è una metodologia consolidata ed in uso presso la NASA, presso i governi di vari paesi (compresi gli U.S.A.), importanti ditte farmaceutiche, nonché viene usata da medici di tutto il mondo.

Bisogna infine ricordare, che queste onde (Hartmann, Curry, faglie, falde, ecc.) non sono "negative" di per sé, hanno un loro senso negli equilibri della vita terrestre; molte architetture religiose antiche, d'oriente e d'occidente, sono poste in siti di per sé "nocivi" energeticamente, ma che possono influire in modo particolare sul pellegrino che subisce le radiazioni per un breve periodo.

Queste energie radianti della terra e le loro conseguenze sull'organismo umano, sono già state riconosciute dall'uomo nelle varie culture e paesi dell'antichità: il Feng Shuicinese le chiama "le vene del drago", in India il serpente "Naga", in Australia il coccodrillo "Woonambi" ed anche i Celti hanno costruito i loro dolmen per neutralizzarle o sfruttarle.

Le vene d’acqua
 
Quando l'acqua si trova in vene sotterranee crea onde a bassa frequenza che attraversano tutti i materiali, alterando o diminuendo tutte le energie naturali di ogni essere umano, animale o vegetale che si trovi a sostarvi a lungo sopra, soprattutto nel caso della posizione del letto o del posto di lavoro.

Rete magnetica del dr. Ernst Hartmann

E' una griglia invisibile all'occhio umano ed è costituita da fasci d'onda permanenti che fanno parte del magnetismo terrestre e che formano nell'atmosfera una rete a scacchiera di 2,0 x 2,5 mt di lato con orientamento Nord-Sud ed Est-Ovest, con spessore di circa 20 - 25 cm.

I cosiddetti NODI identificano gli incroci di questi fasci che hanno, proprio in quel punto, una concentrazione maggiore di onde che altera le energie naturali degli organismi viventi.

Rete elettrica del dr. Manfred Curry

E' prodotta dalla rotazione della terra ed è posta in diagonale rispetto alla rete di Hartmann, quindi nel senso nord-est, sud-ovest. I lati delle maglie sono di 3,00 x 3,5 mt e lo spessore è circa di 50 cm. Come per la rete di Hartmann, i punti critici sono i nodi, che hanno influenze negative ancora più marcate, rispetto a quelle sopracitate, in quanto le energie vibratorie sono a frequenza più alta, e colpiscono dall'alto verso il basso.

Per quanto sia possibile individuare con precisione la posizione di queste reti, va detto che essa dipende dalla latitudine e viene influenzata da qualsiasi fenomeno che abbia natura fisica simile: tempeste solari, elettromagnetiche, temporali, terremoti, nonché le fasi lunari di luna piena, per esempio, possono deformare e/o variare temporaneamente e/o permanentemente il loro l'andamento, lo spessore e la disposizione.

Inoltre variano di ampiezza e di intensità anche in presenza di alti livelli di inquinamento, ed in base al tipo di terreno:

nocivi:terreni generalmente impermeabili, come l'argilla, le marne gessose, i gessi fosfatici, le terre con pirite di ferro, quelle carbonifere, gli scisti di minerale di ferro;

sani: terreni generalmente permeabili,come le sabbie, i calcari, i gessi, il gres, le rocce cristalline, le rocce alluvionali di sabbie e ghiaie."

I "muri" verticali di energia di queste reti si sviluppano in altezza: sono stati rilevati anche al 23° piano di un grattacielo a Dubai.

Faglie terrestri

Sono profonde spaccature del terreno o dello strato roccioso per scorrimento delle masse l'una contro l'altra.
Lungo la linea di frattura si rileva una radiazione molto intensa prodotta dai depositi minerali presenti in profondità e che per la natura di quest'ultimi può essere a volte radioattiva, o può produrre la fuoriuscita di gas Radon, elementi molto nocivi a tutte le forme di vita.

Lo stress geopatogeno è verificabile facilmente sull'organismo umano mediante per esempio, test di resistività cutanea, o test kinesiologici, che rilevano la differenza di reazione del soggetto posto rispettivamente di una zona neutra o geopatica.

Il test kinesiologico(chiamato anche delta-muskel-test, dal nome del muscolo deltoide che viene interessato) ha come assunto la constatazione che in contatto con un materiale, medicinale e/o una radiazione nociva per l'uomo, l'organismo diminuisce la propria forza.

Potete provare con un orologio al quarzo o se preferite con un cellulare.



1 - toglietevi l'orologio e qualsiasi oggetto metallico (anelli e/o collane); alzate e tenete orizzontale un braccio mentre un’altra persona prova ad abbassarlo facendo leva a monte e a valle del gomito, come indicato in figura (oppure in alternativa all'altezza del polso…).
Opponete la massima resistenza di cui siete capaci.

2 - Dopo un paio di minuti di riposo, ripetete l'esercizio tenendo questa volta in mano l'orologio al quarzo, oppure il telefonino cellulare. Pur opponendo la massima resistenza, vi accorgerete probabilmente che la persona che vi sta abbassando il braccio farà molta meno fatica e voi avrete la netta sensazione di cedere molto più facilmente di prima.

La compatibilità che si ricava dal test può essere estesa ad oggetti di uso comune come gli occhiali, come pure ad oggetti di ornamento come anelli, catenine, orologi.

Le onde elettromagnetiche


Le onde elettromagnetiche osservate da Hertz rappresentano le emissioni radiotelevisive, quelle generate dagli elettrodotti, le microonde utilizzate per la telefonia mobile e quelle che emergono da tutte le apparecchiature elettriche delle nostre case come ad esempio dal forno a microonde, dal rasoio elettrico, dal frigorifero, dal televisore e dal monitor del computer.
Tutte queste radiazioni rientrano nel campo delle cosiddette onde non ionizzanti, cioè di quelle onde relativamente lunghe e poco energetiche che non dovrebbero causare danni all’uomo.

Raggi X e raggi gamma sono invece onde estremamente corte e quindi di frequenza elevatissima e vengono classificate come onde ionizzanti. Queste ultime hanno energia sufficiente per strappare elettroni dagli atomi che costituiscono le molecole dei tessuti biologici e creare i cosiddetti radicali liberi: esse rappresentano quindi uno dei fattori fondamentali per un eventuale danno a carico degli organismi viventi.

Le onde elettromagnetiche esistono anche in natura.
Sono onde elettromagnetiche ad esempio i raggi del Sole, quelle che escono dalle rocce radioattive e quelle che piovono dal cielo sotto forma di raggi cosmici.
Per quanto riguarda i loro effetti sugli organismi viventi e in particolare sull’uomo sono sicuramente pericolose le radiazioni ionizzanti, soprattutto se l’esposizione è prolungata nel tempo, mentre quasi altrettanto sicuramente non lo sono le radiazioni non ionizzanti soprattutto se non vengono assorbite in quantità massicce (stare troppo a lungo esposti ai raggi del Sole fa male e potrebbe anche essere pericoloso). 



Vi sono altri due parametri di cui bisogna tener conto per valutare la pericolosità delle onde elettromagnetiche: l’intensità del campo elettrico che si misura in volt al metro (V/m) e l’induzione magnetica che provoca riscaldamento e che si misura in tesla (dal nome dello scienziato slavo Nikola Tesla che all’inizio del secolo passato si interessò del fenomeno).
Questi parametri vengono misurati ad una ben definita distanza dalla sorgente perché con l’aumento della distanza i valori decrescono velocemente. Ad esempio, per una linea ad alta tensione da 150 kV (kilovolt) a 30 metri di distanza i valori dell’intensità del campo elettrico e della induzione magnetica divengono quasi dieci volte inferiori rispetto a quelli misurati a 10 metri dalla sorgente.   

Una cosa è constatare che le onde elettromagnetiche a debole potenza interferiscono con i macchinari, altra cosa ritenere che le stesse onde possano arrecare danno all’uomo.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità informa che sulle radiazioni non ionizzanti sono stati scritti più di 25.000 articoli negli ultimi trent’anni di ricerca e che si sa su questo agente più che sulla maggior parte dei composti chimici.
Ebbene, tutti questi studi non hanno svelato alcuna evidenza di effetti nocivi causati dalle linee di trasmissione elettrica né dalle antenne per le radiofrequenze. Naturalmente questo non basta per tranquillizzare chi è convinto che le onde elettromagnetiche siano nocive soprattutto ai bambini.
In molti ritengono che le onde elettromagnetiche siano cancerogene e a sostegno della loro tesi citano proprio la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità la quale classifica le onde a bassa frequenza fra i “possibili cancerogeni umani”.
Essi però dimenticano di dire che si tratta della terza categoria della pericolosità di alcuni prodotti dopo i cancerogeni certi e quelli probabili.
Della stessa categoria delle onde elettromagnetiche non ionizzanti fa parte ad esempio anche il caffè, mentre le bevande alcoliche e il tabacco appartengono al gruppo dei cancerogeni accertati.

L’ipotesi che i campi elettromagnetici a bassa frequenza possano essere cancerogeni risale al 1979 quando due ricercatori di Denver in Colorado, incuriositi da una piccola epidemia di tumori infantili, individuarono negli elettrodotti i responsabili del danno biologico. A questo primo studio ne seguirono altri dai risultati molto incerti. Alcuni individuarono nelle onde elettromagnetiche un piccolo rischio, altri nemmeno quello. In queste ricerche che sono fondamentalmente di natura statistica svolgono un ruolo importante i così detti “fattori di confondimento” ossia la presenza di quegli elementi che pur potendo influire sul fenomeno in esame non vengono presi in considerazione o volutamente o perché non noti al momento dell’indagine.
La verità è che non esiste alcuna certezza scientifica che le onde prodotte dagli elettrodotti o dalle antenne radiotelevisive siano pericolose per l’uomo; tutt’al più la vicinanza prolungata ad elettrodotti molto potenti potrebbe essere la causa di un caso di leucemia puerile all’anno mentre il fumo di sigarette nello stesso periodo causa 90.000 morti.

Classificazione delle sorgenti di campi elettromagnetici (CEM)
 
La radiazione elettromagnetica a RF (radio frequenze) e MW (microonde) è da sempre presente sulla terra come fondo naturale, generato dall'emissione del sole della terra delle galassie ed, in generale, da qualunque corpo naturale con temperatura diversa dallo zero assoluto.
L'esposizione ai campi elettromagnetici della popolazione è da attribuire essenzialmente, negli ambienti di vita, alle emissioni provocate da impianti per teleradiocomunicazioni e radar (RF e MW), dalle sorgenti domestiche, e dalle linee di trasporto e distribuzione dell'energia elettrica.
I campi elettromagnetici vengono suddivisi, a seconda della frequenza di emissione, e quindi della sorgente che li produce, in campi a bassa frequenza e campi ad alta frequenza.

 

Campo Elettromagnetico ad Alta Frequenza
AF
Campo Elettromagnetico a Bassa  Frequenza
BF
Forni a microonde
Trazione elettrica Ferroviaria
Impianti di allarme edifici
Linee elettriche ad alta tensione
Impianti di allarme aeroporti
Trasformatori
Rilevatori di metalli
Quadri elettrici domestici
Trasmettitori radio televisivi
Scaldabagno elettrico
Onde lunghe e medie
Coperte elettriche
Onde corte
Elettrodomestici per la cucina
UKW; VHF – TV; UHF – TV
Apparecchi per il bricolage
Televisori
Televisori
Computer
Computer
Macchine industriali per riscaldamento
Macchine industriali per riscaldamento
Macchine industriali per saldatura
Macchine industriali per saldatura
Macchine industriali per indurimento
Macchine industriali per indurimento
Saldatura
Saldatura
Vulcanizzazione
Vulcanizzazione
Essiccamento dielettrico
Essiccamento dielettrico
Trasmettitori per CB
Produzione dell'alluminio
Telefoni cellulari (TACS GSM)
Elettrolisi del cloro
Radiotelefoni

Telefoni senza fili

Interfoni

Impianti radar

Apparecchi per magnetoterapia

Apparecchi per redioterapia

Apparecchi per Ipertermia

Apparecchi per Marconiterapia


Principali sorgenti di campi elettromagnetici (CEM) e rispettiva frequenza

 

 

Oggetto della misura
Campo elettrico
Campo magnetico
Rasoio elettrico
30 V/m
100  T
Spazzolino elettrico
50 V/m
90  T
Frullatore 
80 V/m
70  T
Aspirapolvere (a 10 cm)
50 V/m
60  T
Asciugacapelli in funzione
20 V/m
20  T
Asciugacapelli collegato
80 V/m
20  T
Macchina da scrivere elettric.
3 V/m
10  T
Radio
100 V/m
8  T
Tubo a fluorescenza
-
8  T
Lavatrice (sui comandi)
100 V/m
5  T
Ventilatore
1 V/m
1  T
Ferro da stiro
60 V/m
4  T
Lampadina (100 w a 10 cm)
60 V/m
3  T
Fotocopiatrice in funzione
80 V/m
2  T
Fotocopiatrice accesa
1 V/m
1  T
Frigorifero (motore)
-
2  T
Registratore (10 cm)
90 V/m
1.5  T
Televisore (comandi)
120 V/m
1.1  T
Giradischi
100 V/m
1  T
Telefono
8 V/m
50 nT
Interruttore (10 cm)
50 V/m
30 nT
Spina (non funzionante)
60 V/m
-

 

Alcuni esempi di intensità di campo

 

I campi elettromagnetici possono essere molto elevati nell'immediata vicinanza della fonte, ma decrescono rapidamente con la distanza.

 


Per il 95% degli elettrodomestici, il campo magnetico misurato a 1 metro e mezzo di distanza è dell'ordine di 0,1 microtesla.

 


Nel caso invece di strutture elettriche più importanti, come gli elettrodotti per il trasporto dell'energia elettrica ad alto voltaggio, per raggiungere lo stesso valore di intensità è necessaria una distanza di almeno 200 metri dall'asse della linea elettrica.


Sorgenti elettromagnetiche ad alta frequenza

 


Le principali sorgenti di campi elettromagnetici ad alta frequenza di rilevante impatto sanitario ed ecologico sono: i telefoni cellulari, i forni a microonde, i videoterminali, gli apparecchi televisivi e gli impianti di trasmissione radiotelevisiva.

 


Al di sopra di una certa intensità di campo, gli effetti prodotti da immissioni elettromagnetiche ad alta frequenza possono esacerbarsi e divenire potenzialmente pericolosi per la salute.
Il fattore determinante per l'assorbimento dell'energia, contenuta nell'onda elettromagnetica a cui si è esposti, da parte dell'organismo è dovuto alla quantità di acqua posseduta dai tessuti, in quanto questa, per le sue proprietà dielettriche, può trasformare l'energia elettromagnetica in calore. La formazione di calore comporta la messa in atto da parte dell'organismo di meccanismi di termoregolazione che possono aiutare a disperdere il calore. Il primo meccanismo è legato alla vasodilatazione in risposta sia all'aumentata produzione metabolica di calore, sia all'assorbimento di energia termica. Vi è stato recentemente un consenso unanime sul fatto che l'assorbimento di energia avviene in prossimità della superficie piuttosto che in profondità. Quando questo aumento locale è tale da superare certi limiti, questo aumento della temperatura tissutale può portare a morte cellulare e a necrosi tissutale.
Oltre l'effetto immediato di innalzamento della temperatura corporea, si possono verificare anche riscaldamento del midollo osseo dovuto alla conduzione di stimoli elettrici corporei che vanno a scaricarsi a terra attraverso le gambe; insorgenza di cataratta nell'occhio; disturbi della funzione riproduttiva; disturbi cardiaci e circolatori; alterazioni del sistema immunitario e neuroendocrinologico e del sistema nervoso centrale; alterazioni del comportamento spontaneo o condizionato degli animali da laboratorio usati in test di apprendimento e di comportamento.
In presenza comunque di frequenze superiori ai 10 MHz, tutta questa sintomatologia viene oggi direttamente attribuita al carico termico indotto dal campo elettromagnetico (effetti acuti).

 

Per le alte frequenze, il parametro fisico che meglio consente di esprimere la quantità di energia a cui si è esposti è la densità di potenza (W/m2), o, in termini di assorbimento, il SAR (Specific Absorption Rate = percentuale di assorbimento) che esprime il tasso specifico di assorbimento di energia da parte di un sistema biologico e si misura in watt per chilogrammo di peso corporeo (W/kg). Il tasso di assorbimento è influenzato oltreché da molte variabili fisiche, anche da diverse variabili biologiche, come le proprietà bioelettriche del corpo, le dimensioni e l'orientamento rispetto alle linee di forza del campo. Tali valori si modificano in funzione delle diverse caratteristiche del corpo umano quali, vestiti, spessore della cute e sottocute, peluria, quantità d'acqua presente in misura variabile in funzione dell'età e del sesso.

Nelle vicinanze immediate di emettitori radiotelevisivi, così come di impianti radar, possono esservi notevoli densità di potenza; i valori possono essere talmente elevati da causare danni termici come disturbi al sistema nervoso, offuscamento del cristallino e sterilità. Al fine di evitare questi effetti è opportuno osservare distanze di sicurezza dalle sorgenti in questione: l'ufficio federale tedesco per la protezione dalle radiazioni raccomanda, a tal proposito, l'osservanza delle distanze minime dipendenti dalla capacità dell'emettitore. 

Sorgente di radiazioni
Potenza
Distanza raccomandata
Trasmettitore TV banda IV/V
100 KW
45 m
Trasmettitore radiofonico a onde ultracorte
500 W
9.5 m
Stazione centrale rete D (digitale)
8 canali a 50 W
4.76 m
Antenna radiorientabile 13 GHz
0.5 W
1.78 m 
Stazione radiofonica rete C (analogica)
23 canali a 8 W
1.78 m
Forno a microonde
600 W
0.25 m

Distanze minime da sorgenti CEM ad alta frequenza


Cause più comuni di elettrosmog, relativi effetti e contromisure applicabili

 

Prodotto o impianto 
Elettronico
Disturbi alla salute indotti o incrementati
Rimedi
Coperte elettriche
Disturbi del sonno, emicranie, disturbi delle funzioni cardiache, fobie, depressione, irritabilità, rischi per il feto o per la partoriente
Utilizzare la coperta per scaldare il letto e staccare poi la spina al momento di coricarsi
Lampade ad incandescenza
Cefalee, rischio di tumore al cervello, disturbi alla vista, difficoltà di concentrazioni, astenia, irritabilità, impotenza
Distanza minima consigliata 1.5 m. Non utilizzare per quanto possibile, lmpade ad incandescenza
Forni a microonde
Carenze visive, immunodeficienza, rischi per la gestante ed il feto, rischio di neoplasie
Distanza minima dall'apparecchio in funzione: 2 metri
Radiosveglia elettrica
Problemi di insonnia, alterazione del ritmo cardiaco, rischio di neoplasie cerebrali, cefalee mattutine
Distanza minima 1.5 metri. Utilizzare sveglia a batteria
Linee ad alta, media, bassa tensione
Insonnia, mal di testa, irritabilità, rischi per la gestante ed il feto, fobie, rischi di tumori solidi e liquidi, alterazione del ritmo cardiaco, depressione, formicolii
E' necessario un rilevamento specifico per determinare i possibili rischi, e i rimedi conseguenti
Televisori
Cefalea, ansia, disturbi visivi
Distanza minima: 2 m
Telefoni cellulari, walkie-talkie, telefoni senza fili
Possibili lesioni cerebrali, disturbi visivi, cateratta, alterazioni metaboliche e comportamentali
Mantenere la distanza più grande possibile dall'antenna, telefonate brevi
Computer, macchine da scrivere elettriche
Cefalee, problemi gastrici, rischio per le gestanti e il feto, neoplasie gastroenteriche, difficoltà di concentrazione, depressione, alterazioni ormonali, allergie, disturbi visivi
Distanza il più possibile elevata, osservare pause orarie, usare schermi a bassa emissione
Materasso ad riscaldabile
Insonnia, mal di testa, tremore, alterazione delle funzioni cardiache, irascibilità, astenia, depressione, fobie
Riscaldare il materasso prima di coricarsi e poi staccare la spina
Macchine da cucina, ferri da stiro, macchina da cucire
Disturbi del sistema nervoso, alterazioni cardiache, disturbi intestinali, vertigine, fobie e depressione
Utilizzare apparecchiature dotate di messa a terra, fare molte pause e al termine dell'utilizzo staccare la spina
Lampade alogene
Rischi di leucemie e tumori cerebrali, immunodeficienze, disturbi alla vista
Distanza minima: 1.5 metri
Letti elettrici
Insonnia, cefalea mattutina, disturbi cardiaci, dolori reumatici, irascibilità, formicolii, fobie, depressione, astenia
Installare un disgiuntore di corrente
Riscaldamento elettrico e scaldabagni
Ansia, cefalee mattutine, insonnia, fobie, depressione, alterazioni del ritmo cardiaco
Distanza minima. Amche dal cavo di corrente 1.5 m
Trasformatori ad alta tensione, cavi elettrici sottorranei salvavita
Insonnia, mal di testa, disturbi del sistema nervoso, formicolii, disturbi cardiaci, astenia disturbi comportamentali, difficoltà di concentrazione
E' necessario un rilevamento specifico per determinare i possibili rischi e i rimedi conseguenti
Babyphon

Distanza minima 2 metri, limitare l'uso di questi apparecchi
Lampade da scrivania o comodino
Cefalee, disturbi nervosi, difficoltà di concentrazione
Utilizzare solo lampade dotate di messa a terra




 

 

lunedì 4 febbraio 2013

Il linguaggio del criceto


Qui vengono esposti i principali problemi ai quali il criceto potrebbe andare incontro nel corso della sua vita e le relative soluzioni, un utilissimo strumento che serve a decifrare i segnali che il criceto ci invia ogni volta che comunica con noi o con i suoi compagni.

MORDE LE SBARRE IN CONTINUAZIONE - Sinonimo di nervosismo dell’animale, significa che si sta annoiando o che non ha a disposizione nulla da rosicchiare per limarsi i denti.

EPISODI DI DIARREA - Possono capitare se si è somministrata loro troppa verdura o frutta, oppure se i piccoli animali sono venuti a contatto con forti sbalzi di temperatura.

PERDITA DI PESO, APATIA, PELLICCIA OPACA, OCCHI ARROSSATI - L’animale è sotto forte stress, si sente minacciato e spaventato da qualcosa attorno a lui (altri animali, forti rumori, odori sgradevoli).

SI CORICA SUL DORSO E MOSTRA I DENTI EMETTENDO UN SUONO - Il criceto è al massimo dell’irritazione, meglio lasciarlo tranquillizzare onde evitare spiacevoli morsi.

SCAPPA QUANDO SI TENTA DI COCCOLARLO - Non si è ancora ambientato alla casa ed alla gabbia, oppure stava dormendo o mangiando e si sente fortemente disturbato. In altri casi si tratta di un esemplare schivo e la soluzione è solo avere tanta pazienza.

SBADIGLIA - L’animale è di buon umore e si sente rilassato.

EFFETTUA ACROBAZIE ALL’INTERNO DELLA GABBIA - Animale annoiato ed irritato.

RACCOGLIE TUTTO IL CIBO PORTANDOLO NELLA TANA - La principale attività del criceto in natura è la raccolta del cibo in vista della stagione avversa. Anche in cattività questa pratica viene svolta quotidianamente dall’animale, che immagazzina nelle tasche guanciali quanto più cibo possibile per poi trasportarlo all’interno della tana. A prima vista sembra che la ciotola venga svuotata ogni giorno, ma in realtà gran parte delle scorte sono presenti dentro la sua tana.

MANGIA LE SUE STESSE FECI - Esattamente come i conigli e le cavie, anche i criceti sono copròfagi, ovvero si nutrono delle loro feci, che solitamente raccolgono direttamente dall’ano. Nonostante possa sembrare disgustoso ai nostri occhi, all’interno delle feci si trovano importanti valori nutritivi di cui l’animale necessita, soprattutto in natura.

BRONTOLA, BISBIGLIA O SQUITTISCE - Segno di forte fastidio, vuole essere lasciato in pace. Meglio non insistere.

SI SIEDE COL BUSTO ERETTO - Ha scoperto qualcosa di interessante ed è intento ad annusare ed osservare.

DORME SUL DORSO E/O FUORI DALLA SUA TANA - L’animale ha caldo.

STA CHINATO CON LE ORECCHIE PIEGATE ALL’INDIETRO - Segno di mortifi cazione, cattivo umore oppure di atteggiamento aggressivo.

GIACE IMMOBILE SUL DORSO - Posizione di difesa.

ALZA LE ZAMPE ANTERIORI - Segno di difesa.