lunedì 4 febbraio 2013

La salute del criceto



Un animale malato resta immobile, ha di norma il pelo opaco e tende a nascondersi. Visto che è difficile misurargli la temperatura, non ci si può basare su questo per un’eventuale analisi. Sarà invece necessario osservare l’ano dell’animale per controllare se è sporco o ci sono segni di diarrea, controllare la respirazione, gli occhi e le zampe; il suo ventre deve essere morbido e non gonfio.

LE AFFEZIONI DERMATOLOGICHE
È necessario osservare le condizioni del manto molto attentamente: in caso di malattia, il roditore perde infatti rapidamente i peli e alcune affezioni come la tigna possono essere contagiose per i bambini (zoonosi) abituati a toccare spesso il loro animaletto. Tra i parassiti della pelle ricordiamo le pulci, gli acari e i pidocchi. Il primo segnale di un’affezione cutanea è spesso la perdita di pelo, detta alopecia, seguita da irritazione e prurito.
La tigna: causa delle lesioni circolari con perdita di pelo e deposito di una “polvere” bianca simile alla forfora finissima. Non dà irritazione.
La scabbia: causa pruriti, croste spesse, foruncoli rossi con un punto nero al centro e perdita di pelo.
Ascessi: portano alla formazione di una grossa bolla molle e calda, piena di pus.
Ulcerazioni: si formano sotto le zampe, spesso causate dalle cattive condizioni igieniche, causate per esempio da una lettiera sporca e troppo umida o da una gabbia non ben curata.
La Pica: una perversione del senso del gusto che lo induce a mangiare il proprio pelo.

DISTURBI DELL’ APPARATO DIGERENTE
La patologia predominante è la diarrea, che può essere di origine batterica, parassitaria, virale o alimentare.
Diarree parassitarie: vermi protozoi, le più frequenti sono le coccidiosi e si verifi cano soprattutto nel porcellino d’india e nel cincillà. O diarree dovute a batteri salmonellosi, pseudotubercolosi.
Diarree alimentari: sono dovute a un’alimentazione con cibi troppo freddi o a un cambiamento di alimentazione troppo repentino.

IL MAL DELLA CODA BAGNATA
Il mal della coda bagnata è un’infezione che colpisce l’intestino e provoca inizialmente una fuoriuscita di liquido gelatinoso che fa sì che la coda sia sempre bagnata; successivamente provoca diarrea e il quadro clinico precipita velocemente.
I sintomi sono:
- Diarrea incoercibile
- Mancanza di appetito
- Deperimento generale
- Respiro rumoroso
- Ingrossamento di fegato, milza e reni
- Svogliatezza, il criceto non si dedica quasi più alle pulizie
Per trovare l’antibiotico giusto si impiegano giorni poiché i colibatteri sono di ceppo diverso. Bisogna stare molto attenti perché chi ha allevamenti si deve sempre lavare le mani prima di toccare gli altri animali.

PROBLEMI DENTARI
I problemi dentari dei roditori sono quelli che più frequentemente richiedono visite mediche, anche se non sempre i proprietari dei piccoli roditori pensano a controllare la dentatura, quando questo non mangia più. Conoscere l’anatomia dei denti dei roditori è importantissimo per comprendere eventuali problemi. I denti dei roditori diversamente da quelli dei cani o gatti, non hanno una radice vera e propria e hanno una crescita continua.
Gli incisivi crescono di 2 millimetri a settimana. Quindi se i denti non combaciano perfettamente tra superiori e inferiori, non si consumano e crescono fi no ad perforare la bocca dalla parte opposta causando un fortissimo dolore e quindi il digiuno del roditore.
La buona occlusione: In posizione di riposo, gli incisivi superiori sono posti davanti agli incisivi inferiori. Al momento del pasto avviene uno spostamento indietro degli incisivi superiori affi nché combaciando con quelli inferiori, permettano al roditore di prendere il cibo e frantumarlo. In questo modo il roditore rimedia alla continua crescita degli incisivi utilizzandoli regolarmente.
La malocclusione: Molto frequente nel coniglio nano, nel porcellino d’india e nel criceto, si verifi ca quando la mascella superiore non combacia con quella inferiore impedendo al roditore di utilizzare i denti per alimentarsi e di provvedere al loro “consumo”. Quando non si nutre più, l’animale saliva e dimagrisce vistosamente. Se il roditore non è in grado di fare i movimenti di masticazione corretti i denti cresceranno tanto da uscire dalla bocca, in questo caso è necessario tagliare i denti periodicamente.

LE PATOLOGIE RESPIRATORIE
I roditori sono molto sensibili alle correnti d’aria e ai colpi di freddo. Tra i problemi che affl iggono il loro apparato respiratorio il più rilevante è la corizia (riscontrabile sopratutto nel coniglio nano, nel porcellino d’india e nel criceto) che, se non curata, può trasformarsi in bronchite o polmonite. I sintomi sono gocciolio del naso, lacrimazione degli occhi e starnuti. È consigliabile tenere l’animale al caldo e portarlo al più presto dal veterinario.

ALTRI DISTURBI
Le congiuntiviti: causano occhi rossi e lacrimosi e sono spesso scatenate da allergie alla lettiera troppo polverosa o alla paglia, da un betterio a seguito di un’unghiata o per una carenza alimentare di vitamina A.
Le affezioni nervose: sono molto frequenti nel porcellino d’india. I sintomi sono principalmente dati da disturbi dell’equilibrio, con l’animale che ciondola la testa e cade sul fi anco.
La mixomatosi: infierisce sui conigli nani. Per prevenirla, esiste un vaccino che può essere somministrato a partire dai 2 mesi (è necessario un richiamo ogni 6 mesi). Questa malattia è scatenata da un virus trasmesso dalle zanzare. I sintomi sono lesioni e gonfi ori attorno agli occhi e in altre parti del corpo.
- Polmoniti virali, batterica (pasteurella, bordetella)
- Otite
- Cisti alle ovaie, mastiti
- Sangue nell’urina (coniglio nano)
- Tumori
- Epilessia (gerbillo e scoiattolo striato)

TUMORI O NEOPLASIE
Con il termine neoplasia o tumore, viene intesa una massa distinta di cellule danneggiate e dalla crescita accelerata rispetto alla norma. Esse, pur essendo nate da cellule sane, non sono più soggette al controllo che impedisce loro di duplicarsi all’infi nito, creando danni a tutte le zone circostanti. A seconda dell’aggressività e dalla capacità di duplicarsi, i tumori vengono classifi cati come benigni o maligni. In particolare i tumori benigni continuano a crescere ma restano localizzati dove sono nati; dopo averli rimossi mediante intervento chirurgico, il problema viene risolto. Al contrario, i tumori maligni seminano in tutto l’organismo altri piccoli tumori chiamati metastasi e, a meno che non vengano bloccati prima che inizino questa diffusione, diventano incurabili e di conseguenza mortali.
I criceti delle specie Mesocricetus Auratus, Phodopus Campbelli, Phodopus Sungorus (dorati, campbell e winter white) sono soggetti alla comparsa di tumori soprattutto durante la vecchiaia e quindi a circa un anno o due di età. Le cause scatenanti di questi tumori sono la scarsa ed approssimativa informazione relativa all’allevamento domestico, la mancanza del letargo, l’accoppiamento di esemplari della stessa cucciolata o di esemplari già ammalati, la somministrazione di alimenti che contengono sostanze chimiche sintetiche o funghi dovuti alla cattiva conservazione degli stessi.
L’individuazione di queste cisti o protuberanze, date le ridotte dimensioni del corpo del criceto, si attua mediante palpazione. Ovvero solo accarezzando ed ispezionando il corpo dell’animale è possibile accorgersi della comparsa di tumori e di conseguenza consentirne in tempo l’asportazione mediante intervento chirurgico sotto anestesia. Inutile aspettare sperando che “passi da solo”, l’attesa in numerosi casi ha fatto solo in modo che l’animale curabile morisse nel giro di breve. Ricordiamo che spesso e volentieri un criceto con vistose cisti tende a strapparsele procurandosi serie lesioni.
In alcuni casi l’operabilità non è possibile (età avanzata dell’animale, dimensioni troppo grandi della massa, anestesia pericolosa). In questi casi consigliamo sempre di lasciar vivere serenamente il tempo che resta all’animale fornendo un sufficiente apporto vitaminico (gocce da sciogliere nell’acqua, frutta, verdura) e somministrando antibiotici se vi fossero infezioni in corso.

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