venerdì 18 gennaio 2013

I criceti nani


Il criceto siberiano (Phodopus sungorus o winter white)
 
Il criceto siberiano è originario del Kazakistan, della Siberia del sud-ovest, della Manciuria e della Mongolia. Il suo ambiente naturale è costituito da steppe e praterie, in cui scava profonde tane sotterranee per difendersi dai predatori e dai rigori dell’inverno.
A differenzia del criceto di Campbell, a cui somiglia moltissimo, durante i mesi invernali cambia il colore del mantello e diventa bianco, motivo per cui viene detto dagli anglosassoni Winter White (bianco d’inverno). Si tratta probabilmente di una forma di mimetismo, per confondersi nel bianco della neve invernale e proteggersi dai predatori. Questo cambiamento del mantello è stimolato dall’accorciamento delle ore di luce che si verifica in inverno, e dall’abbassamento della temperatura.
Il criceto Winter White può assumere soltanto tre colorazioni: Agouti, sapphire e Pearl.
E' stata però scoperta da poco una nuova colorazione, ottenuta con un ibrido tra un Winter White Standard e un Campbell di varietà Argente. Essa è chiamata Pudding, il criceto di questa varietà presenta un pelo color caramello con riga dorsale più scura.
Le sue caratteristiche fisiche sono molto simili a quelle del criceto russo, ma può raggiungere una taglia leggermente maggiore.  


Dati fisiologici
  • Vita media 1,5-2 anni
  • Peso da adulto 30- 60 grammi (i maschi sono leggermente più grossi)
  • Lunghezza 8- 10 cm
  • Maturità sessuale 1 ½ -2 mesi
  • Durata del ciclo estrale: 4 giorni
  • Gestazione 18-25 giorni
  • Numero medio di cuccioli 4-6
  • Età dello svezzamento circa 2 settimane

winter white "pearl"


winter white "sapphire" 

 winter white "agouti"

winter white "pudding"

Il criceto russo (Phodopus campbelli

Spesso viene erroneamente venduto come lemming, che è una specie del tutto diversa (Lemmus lemmus) o come orsetto russo (nome di fantasia). E’ più piccolo del criceto dorato, anche se la struttura del corpo è simile. Origina dalle steppe di Russia, Siberia e Mongolia, zone a clima freddo, possiede una pelliccia molto folta. E’ grigio con una striscia dorsale più scura e pelo più chiaro sul ventre, anche se in commercio sono presenti molte varietà, tra cui crema o arancio. Anche le zampe (compresa la superficie inferiore) e la coda sono ricoperte di pelo. Possiede una sola ghiandola odorifera cutanea, in corrispondenza dell’ombelico, ricoperta da secreto ceruminoso, più evidente nel maschio e utilizzata per marcare il territorio.
È meno aggressivo del criceto dorato e, avendo spazio a sufficienza, può talvolta essere tenuto in piccole colonie, pratica comunque sconsigliata sia per evitare una proliferazione eccessiva, sia perché comunque spesso le femmine finiscono per aggredire il compagno o i figli divenuti adulti.
E’ molto più attivo e vivace del criceto dorato e quindi è più difficile da maneggiare. Sopporta meglio il freddo che il caldo, e muore a temperature superiori a 35°C. E’ notturno, ma presenta dei periodi di attività anche durante il giorno.   

Dati fisiologici
  • Potenziale di vita 1,5-2 anni (ma alcuni soggetti superano i 3 anni)
  • Peso da adulto 30- 50 grammi (i maschi sono leggermente più grossi)
  • Maturità sessuale 2 mesi
  • Durata del ciclo estrale 4 giorni
  • Gestazione 18-21 giorni
  • Numero medio di cuccioli 4-6 (range 1-9)
  • Età dello svezzamento circa 2 settimane



I criceti di campbell possono avere moltissime colorazioni e disegni ... qui c'è una colorazione "blue" -grigio scuro con la striscia nera sulla schiena- e uno "mottled" -a macchiette bianche e nere-


Il criceto di Roborovsky (Phodopus roborovskii

Il criceto di Roborovsky (o criceto del deserto), è originario della Mongolia, della Russia e della Cina del Nord, dove vive in deserti sabbiosi e zone semiaride. Scava tane sotterranee profonde quasi due metri, in cui immagazzina il cibo e costruisce la tana. E’ un animale socievole e vive in piccoli gruppi. Presenta la caratteristica di poter concentrare notevolmente l’urina, come adattamento all’ambiente arido in cui si è evoluto.
Con i suoi soli 5 cm di lunghezza è il più piccolo dei criceti tenuti come animali da compagnia, ma proprio per le dimensioni ridotte e anche l’estrema vitalità è il meno adatto ad essere maneggiato.
E’ un animale tozzo, dalla struttura simile al criceto russo, con una corta coda e arti brevi ricoperti di pelo anche sulla faccia inferiore. Il mantello è folto, di colore marrone dorato sul dorso, mentre il sottopelo è scuro. La metà inferiore del corpo è bianca. Gli occhi sono neri e rotondi, e sopra gli occhi sono presenti due piccole macchie bianche che gli conferiscono un‘espressione caratteristica. La vita media è di 3-3,5 anni, ma può raggiungere anche un’età più avanzata.
Come gli altri criceti nani, possiede una ghiandola odorifera ventrale che serve a marcare il territorio, e le tasche guanciali per il trasporto del cibo.
I criceti di Roborovsky sono molto attivi e nervosi, e possono facilmente sfuggire di mano. Se cadono a terra e scappano è poi difficile recuperarli, perché sono piuttosto svelti. Alcuni soggetti sono docili e si lasciano maneggiare senza problemi, mentre altri rimangono refrattari ad ogni tentativo di addomesticamento.   

Dati fisiologici
  • Vita media 3-3 ½ anni
  • Peso da adulto 14- 20 grammi
  • Lunghezza 5 cm
  • Maturità sessuale 4 ½ mesi
  • Durata del ciclo estrale: 4 giorni
  • Gestazione 20-22 giorni
  • Numero medio di cuccioli 3-6
  • Età dello svezzamento 20 giorni 
 Roborovsky agouti con bianco



La "casa" ideale dei criceti nani

 

I criceti nani, sebbene piccolini, devono avere la possibilità di scavare e dedicarsi a svariate attività, altrimenti rischiano di annoiarsi e di sviluppare comportamenti distorti come sbattere contro la gabbia e morsicarne le sbarre. Le gabbie devono svilupparsi orizzontalmente, essendo loro animali terricoli, e poco inclini all'arrampicata. Le gabbie a più piani non sono utili per loro.

Le gabbie o i terrari più indicati per i criceti domestici sono contenitori chiusi con una superficie pari ad almeno 0,5 m2 e un'altezza minima di 0,5 m, nonché provvisti di lettiera profonda almeno 15 cm. La soluzione migliore sarebbe una lettiera mista composta da trucioli, fieno e paglia. In tal modo i criceti possono esprimere la loro natura di "provetti scavatori" e costruire cavità "sotterranee". L'allestimento andrebbe completato con diversi nascondigli in legno o sughero, rami su cui potersi arrampicare, una ciotola in cui fare "bagni di sabbia", del materiale per il nido e un recipiente per bere.
Come materiale per imbottire il nido sono indicati il fieno, la carta da cucina morbida, non colorata.
I criceti sono animali particolarmente puliti e provvedono a scegliersi un angolo all'interno della gabbia in cui fare i propri bisogni. Se mettete un recipiente con la sabbia per cincillà i criceti la useranno per farci i loro bisogni. L'intera lettiera andrebbe sostituita almeno una volta al mese.






 Terrario in vetro per criceti nani, arredato in maniera naturale con casette in legno e canapa come lettiera


Alimentazione del criceto nano

I criceti si nutrono prevalentemente di semi, verdure, frutta e insetti. Non hanno bisogno di molti liquidi però è bene tenere sempre un beverino a disposizione con acqua fresca.
In commercio ci sono molti mix di semi ma bisogna prestare attenzione che non ci siano troppi semi di girasole (sono grassi) e che ci siano anche insetti secchi, come le larve della farina. La ditta Bunny fa un ottimo mix di semi. Meglio evitare i mix di semi a poco prezzo perché poveri di vitamine e nutrienti.

La verdura va data in piccoli pezzettini ogni sera, mentre la frutta solo due volte a settimana. I semi non devono mai mancare nella ciotola.

Se non volete acquistare una miscela pronta di semi si può anche farla da sè, con semi ad uso umano. Ecco qualche idea… miglio, farro, orzo, riso, avena, grano, panico, piselli secchi, segale, mais, quinoa, lenticchie, kamut.

Frutta consigliata: albicocche, anacardi, arachidi, castagna, ciliegia, fragola, kiwi, lampone, mandorle, mango, mela, mirtillo, mora, papaia, pera, pesca, prugna, uva.

Verdura consigliata: avena, basilico, carota, cicoria, dente di l eone, fagiolini cotti, finocchio, frumento, girasole, insalata in genere, legnetti di alberi da frutta, mais, menta, panico, patata bollita, peperone, piselli, prezzemolo, riso cotto, salvia, sedano, spinaci, topinambur, trifoglio, zucca, zucchine.

Altri cibi permessi in piccole quantità: camole della farina, carne bollita senza condimento, formaggio stagionato, latte, pellets, pesce bollito, ricotta, succhi di frutta diluiti con acqua, tuorlo di uovo sodo, yogurt naturale senza zucchero.

Cibi vietati (fanno male):biscotti, burro, cioccolato, creme, dolci, fritti, merendine, panna, snack per criceti con melassa.


ottimi le lenticchie, l'insalata e il panico (miglio per uccellini)


Riproduzione del criceto

Come per ogni altro animale, la decisione di riprodurlo va ponderata con attenzione: ad ogni piccolo nato è necessario fornire tutte le cure di cui ha bisogno, il che nel caso dei criceti significa una spaziosa gabbia in cui vivere da solo. Se si decide di cedere i piccoli, occorre essere sicuri di trovare per ciascuno una famiglia coscienziosa che se ne prenda cura, e che sappia come allevarlo correttamente. Si sconsiglia in generale di riprodurli.
Nel caso in cui si adottasse una femmina già gravida ecco alcune indicazioni utili.

Nei giorni precedenti e successivi al parto la femmina non deve essere disturbata, evitando di maneggiarla e di pulire la gabbia, altrimenti possono verificarsi casi di cannibalismo verso i piccoli o il loro abbandono. La madre deve avere a disposizione abbondante materiale per fare il nido (sono consigliati fazzoletti di carta) e una scorta di cibo sufficiente. I piccoli non vanno toccati per i primi 7 giorni di vita. A volte le femmine, soprattutto se spaventate o disturbate, infilano i piccoli nelle tasche guanciali e li depositano nuovamente nel nido poco più tardi, quando pensano che il pericolo sia passato. Talvolta però i piccoli soffocano, soprattutto se la femmina è disturbata per un lungo periodo.
I piccoli alla nascita sono completamente inetti, nudi e con gli occhi chiusi, ma presentano già gli incisivi. Il pelo inizia a crescere a 3-4 giorni di vita. Lo svezzamento avviene a 14 giorni, anche se i piccoli iniziano ad assumere cibo solido prima. E’ opportuno lasciare a disposizione del cibo sul pavimento della gabbia, in modo che sia facilmente accessibile, ad esempio del pellet inumidito; anche l’acqua deve essere facilmente raggiungibile da parte dei piccoli.
Se i piccoli restano orfani prima dello svezzamento non hanno possibilità di sopravvivere; non ha successo né il tentativo di affidarli a una balia né quello di allattarli artificialmente.
Le femmine di criceto russo e siberiano presentano un estro a 24 ore dal parto, ma non è consigliabile riprodurle con troppa frequenza.  
Nel caso dei criceti di Roborovsky i piccoli sono allevati insieme dal padre e dalla madre, che non devono quindi essere separati. Entro pochi giorni dal parto la femmina può tornare in calore, e avere fino a quattro gravidanze durante la stagione riproduttiva, che va da aprile a settembre. I piccoli, che alla nascita pesano circa un grammo, aprono occhi e orecchie a due settimane, e a diciannove giorni sono già svezzati e pronti a lasciare la madre. All’età di 1-1,5 anni la femmina diventa sterile.
I criceti di Roborovsky non sono molto facili da riprodurre in cattività. Mentre alcune coppie si riproducono senza problemi, in altri casi ci sono femmine che non si riproducono mai, oppure che iniziano solo a 7-8 mesi d’età.  

Contatti sociali

 

I criceti nani vanno alloggiati singolarmente, per evitare lotte. 
E' vero che in natura vivono in piccoli gruppi, al contrario del criceto dorato. 
Si dice che un criceto nano possa vivere in coppia senza litigi, però con ovvie conseguenze, cioè una riproduzione incontrollata, è quindi sempre meglio tenerli separati. 
I criceti roborovsky sono più sociali e potrebbero vivere anche in gruppetti di 2-3, però dello stesso sesso, preferibilmente femmine, sempre per evitare la riproduzione incontrollata. 





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